Località Prada
L'origine del nome della località montana di Prada, situata nel comune di San Zeno di Montagna e di Brenzone sul Garda in provincia di Verona, è legata a diverse ipotesi storiche e linguistiche.
Il termine "Prada" deriva probabilmente dal latino "pratum," che significa "prato."
Il nome "Prada" è quindi strettamente legato alle caratteristiche naturali del territorio e alla sua storia di utilizzo come area di pascolo e attività montane. Prada ha avuto, infatti, una grande importanza storica per le comunità locali, essendo utilizzata per l’allevamento del bestiame.
A partire dagli anni ‘70 iniziò lo sviluppo turistico della zona che raggiunse l’apice negli anni ‘80-’90 grazie alla presenza del vecchio impianto di risalita.
Incastonata in una posizione panoramica unica, facilmente raggiungibile dall’uscita autostradale di Affi e dalle zone limitrofe, Prada offre oggi uno dei luoghi più suggestivi per ammirare il lago dall’alto e vivere la montagna con una rete di sentieri incredibili.
La località si suddivide in Prada Bassa (935 m slm) che porta i segni di un passato tipicamente agricolo, con numerose stalle, pascoli e antiche locande e Prada Alta (1060 m slm) dove prevale il turismo ed è situata la stazione di partenza degli impianti di risalita Prada-Costabella.
Il suo clima particolarmente fresco e ventilato nei mesi estivi ne fa una meta ideale per chi predilige la montagna e sceglie di fuggire dalla calura e dall’afa cittadina, anche solo per una giornata. Nei pressi troviamo bar e ristoranti, hotel e appartamenti privati e turistici. Per chi desidera trascorrere una giornata in libertà sul territorio sono a disposizione aree picnic attrezzate con panche, tavoli e zona barbecue, parcheggio e parco giochi.
Arte, storia e tradizione
Per gli amanti delle tradizioni e della storia, a Prada Alta, è possibile visitare la chiesetta di San Francesco d’Assisi, dipendente dalle parrocchie di San Zeno e di Lumini-Prada. Mentre a Prada Bassa troviamo la chiesa di San Bartolomeo costruita nel Cinquecento. Non mancano cappelle anche a quote più alte. Come ad esempio, nelle zone d’alpeggio, la chiesetta della Madonna della Neve a Malga Ortigara, edificata nel Seicento come ex voto per lo scampato pericolo della peste, e la chiesetta alpina di Costabella. Quest’ultima sorge a due passi dal Rifugio Chierego e conserva i resti del giovane soldato Raffaele Solve morto a soli 21 anni a Nowo Kalitwa, Russia il 4 gennaio del ’43. Pesantemente danneggiata nel 2018 dal vento dalla tempesta Vaia è stata ricostruita grazie all’impegno dall’ANA, Associazione Nazionale Alpini di Verona, e inaugurata nel luglio 2023.
Oltre le chiesette e le numerose malghe, a caratterizzare il paesaggio ci sono anche i capitelli, espressione della devozione popolare baldense, situati agli incroci delle strade e lungo i sentieri, mete di processioni e rosari per il buon esito del raccolto.